Uguaglianza, merito, solidarietà e libertà

È difficile oggi parlare di politica. L’aria che tira è piuttosto quella dell’antipolitica. Un’aria che rischia di trasformarsi in uragano distruttore, di cui le prime «vittime» sono i giovani. Nei confronti della politica non è difficile trovare in loro (purtroppo spesso con la complicità dei mass media) tutta la gamma degli atteggiamenti negativi: dall’indifferenza allo sguardo disincantato e cinico, fino alla rabbia sfascista.

Lo facciamo questa sera con l’aiuto di Gianpiero Dalla Zuanna, esponente del laicato cattolico, docente della nostra università e senatore della repubblica, a partire da una citazione che si è soliti attribuire al papa Paolo VI: «La politica è la forma più alta ed esigente di carità».


L’associazione tra politica è carità è in realtà una costante del magistero della Chiesa e – in questa formulazione – può essere fatta risalire ad un discorso tenuto nel 1927 da papa Pio XI ai giovani della Fuci: «Tutti i Cristiani sono obbligati ad impegnarsi politicamente. La politica è la forma più alta di carità, seconda solo alla carità religiosa verso Dio».


Paolo VI ne era fermamente convinto: sua è l’aggiunta fontamentale dell’aggettivo “esigente”. Nel 1971, in occasione dell’80-esimo anniversario dell’enciclica Rerum Novarum, scrive ad esempio al n 46 dell’esortazione apostolica Octogesima adveniens: «La politica è una maniera esigente – ma non è la sola – di vivere l’impegno cristiano al servizio degli altri».


Al termine del percorso di formazione imperniato sulla della lettura del testo “DOCAT – Che fare?” voluto da papa Francesco per presentare ai giovani i concetti fondamentali che ispirano la Dottrina Sociale della Chiesa, cercheremo di capire – in dialogo con il relatore – come questi principi possano concretamente indirizzare l’agire quotidiano di un parlamentare. Quali opportunità e difficoltà si sono incontrate nel coniugare i valori di uguaglianza, merito, solidarietà e libertà, nel dibattito politico, in particolare sui temi della famiglia, dei migranti e dell’ambiente che sono stati tra quelli oggetto dei suoi studi e la sua attività politica?