Il mestiere dell’Architettura

Giovedì 26 ottobre 2023 alle ore 18:00

Camillo Bianchi terrà una lezione sulle opere ed i progetti da lui realizzati dentro e fuori Padova, la sua città.

Nel corso della sua carriera il professor Camillo Bianchi ha avuto l’occasione di realizzare diverse opere e di lavorare a diversi progetti sia dentro, sia fuori Padova, la sua città, alcuni dei quali fortemente legati all’ambito universitario. In particolare fu il Direttore dei Lavori del cantiere del Gregorianum nel 1962.

Camillo Bianchi con don Gulio Osto, Assistente Spirituale del Collegio.

Per questo motivo il Collegio Universitario Gregorianum ha deciso di ospitarlo, nell’ambito dei festeggiamenti per il 60° anniversario della fondazione (1963-2023), il giorno giovedì 26 ottobre alle ore 18:00 per tenere una lectio magistralis durante la quale avrà modo di illustrare la sua idea di architettura attraverso l’analisi di alcuni dei suoi più importanti lavori, tra i quali ricordiamo:

Qui potete scaricare la locandina dell’evento.

Camillo Bianchi, nato a Padova il 22 settembre 1931, si è laureato in Ingegneria Civile-Edile a Padova (A.A. 1959-1960) e successivamente in Architettura allo IUAV di Venezia (A.A. 1968-1969) dove fu allievo di Carlo Scarpa.

Camillo Bianchi sulle nuove rampe di scale del Collegio (2022).

Architetto e professore di Architettura e Composizione Architettonica presso la Facoltà di Ingegneria, nel 1962 è stato Direttore dei Lavori di costruzione del Gregorianum, su incarico dall’ingegnere (e architetto) Giulio Brunetta, a cui – dopo la progettazione dell’Opera della Provvidenza di Sant’Antonio svolta a titolo gratuito – era stata affidata dal vescovo Girolamo Bortignon anche la realizzazione del Collegio Gregorianum.

In particolare ricordo – afferma lo stesso Camillo Bianchi –  di aver contribuito alla scelta di tutte le tinte interne, allora ispirate ad una tavolozza di Giò Ponti e, soprattutto al disegno esecutivo della cappella. Una certa discussione ci fu con l’ ”Ingegnere”, (perché ingegnere amava farsi chiamare, anche se poteva fregiarsi anche dei titoli di architetto e di professore), sull’apertura o meno di finestrature sulle pareti della chiesa, mentre piena adesione ci fu per il progetto del campanile composto da due semplici putrelle in acciaio poste ad angolo retto.

Qui sotto un’immagine della cappella in uno schizzo autografo di Camillo Bianchi e poi come è stata effettivamente realizzata. Va osservato come fin dall’inizio era chiaro lo schema di comunicazione emotivo che la luce del sole, filtrata e quasi amplificata attraverso i colori puri dell’ampia vetrata disegnata da Franco Flarer secondo uno schema che si richiama allo “Spirituale nell’arte” di Kandinskij, avrebbe svolto riflettendosi incontrando il sontuoso mosaico d’oro absidale in cui è incastonato il tabernacolo..

Ulteriori informazioni sulla sua attività professionale possono essere ricavate dalla bella monografia di Davide Longhi, Progetti per la città: Camillo Bianchi, Urban Press, Padova, 2012, ISBN 978-88-905973-6-7

Cappella Gregorianum Schizzo Camillo Bianchi

Schizzo di Camillo Bianchi per la Cappella del Gregorianum

 

La Cappella del Gregorianum

La Cappella del Gregorianum – Camillo Bianchi 1962 (foto Stefano Aiti)

 

Via Crucis Cappella Collegio Gregorianum

Una delle vetrate delle finestrature che scandiscono le pareti della Cappella del Gregorianum.