Il Ritiro di Pentecoste è sempre stato, fin dall’inizio del Collegio, un momento importante di comunità, la “conclusione comunitaria” dell’anno.
mercoledì 27 maggio 2020 – ore 15:30
Il programma classico del pomeriggio e serata del Ritiro ha sempre previsto molte cose: lo spostamento in un luogo particolare, l’incontro con qualche realtà significativa, la presenza e il contributo di qualche ospite speciale, la Santa Messa, un memorabile aperitivo e una cena di festa altrettanto indimenticabile.
Le attuali circostanze ci consentono di vivere il Ritiro di Pentecoste in forma diversa, ma anche con qualche novità. In particolare due novità, la prima è quella del luogo del ritiro che ci vedrà riuniti in una piattaforma che ci consentirà di poterci ritrovarci tutti, un luogo “informatico”, ma pur sempre un luogo. La seconda novità è il dono di avere con noi il nuovo vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi che ci regalerà una sua riflessione e avrà la possibilità di incontrare il Gregorianum in questo modo.
Siamo felici che il vescovo di Treviso abbia accolto il nostro invito. Sottolineo almeno quattro semplici motivi che valorizzano questo dono. Innanzitutto, è bello ascoltare la parola di un vescovo, persona che di solito possiede uno sguardo ampio sulla vita della Chiesa e non solo. Mons. Tomasi è, inoltre, la “matricola” dei vescovi del Triveneto, a Treviso da ottobre 2019 – mi permetto con un po’ di audacia di scrivere così. Siamo felici di incontrarlo all’inizio di questo suo nuovo percorso di vita. In secondo luogo, il vescovo Tomasi non è del tutto estraneo al Gregorianum perché un suo fratello Carlo è stato studente del Collegio ed è attualmente docente negli Usa alla Duke Robotics. Un terzo motivo è legato alla percentuale sempre alta di studenti del Gregorianum provenienti dalla diocesi di Treviso (con tradizioni linguistiche ed enogastronomiche connesse e note, amate o contestate…) che così possono incontrare il loro vescovo «fuori sede». Infine, mons. Tomasi è stato per molti anni docente di etica sociale, oltre ad essere laureato in economia alla Bocconi. Questa sensibilità e competenza personale nel campo dell’etica sociale e con un’attenzione particolare anche all’aspetto socio-economico è una dimensione importante da coltivare al Gregorianum, considerando che il futuro di tutti – ce lo auguriamo – sia quello di vederci impegnati nella società come docenti, ricercatori, imprenditori, professionisti, persone – insomma – che possano dare un contributo significativo per il bene comune.
Ecco il programma dell’evento.