mercoledì 2 novembre 2011 – ore 20:45
Attività formative – PRESENTAZIONE GRUPPI BIBLICI A.A. 2011-2012.
1. Dignità della persona e statuto dell’embrione umano (dr. Antonio Vernacotola)
“L’embrione non è persona umana: perché si possa parlare di persona umana deve esser presente un sistema nervoso formato, completo e funzionante”. È quanto afferma il Premio Nobel per la Medicina, Rita Levi Montalcini. Questa citazione illustra nel concreto come un’adeguata comprensione del problema della tutela della vita umana, specialmente nella fase in cui è maggiormente esposta a tentativi di misconoscimento, debba necessariamente partire “dalle fondamenta”, da una giustificazione, cioè, dell’identità della sua natura e della sua dignità, dal riconoscimento, su basi realistiche, della sussistenza dell’ente umano, in ogni momento del suo sviluppo biologico, come persona.
Una volta impostate le nozioni elementari per potersi orientare nell’ambito dei problemi della vita, è nostra intenzione procedere alla trattazione di una serie di tematiche aventi al centro la cosiddetta “bioetica della vita nascente” (tali argomenti, sotto un’oculata direzione che lasci comunque ampio margine alla libertà della riflessione e della ricerca, potranno essere di volta in volta sviluppate da gruppi di due o tre studenti).
Inizio degli incontri: martedì 8 novembre, ore 20.45
2. Pari opportunità (d. Leonardo)
Il problema del riconoscimento di “pari opportunità” tra uomo e donna nei ruoli so-ciali, sia pubblici sia privati, suscita tuttora accese discussioni, anche negli ambienti ecclesiali. Spesso però la questione è complicata dalla mancanza di idee condivise sulle condizioni di una reale parità, oltre che da poca chiarezza sul concetto stesso di parità e dei suoi presupposti.
Quali sono gli aspetti più problematici che penalizzano tuttora le donne nel loro ruo-lo sociale? Le esigenze di una carriera professionale consentono oggi realmente alle donne di affermarsi come tali, o tendono ad assimilarle a tipi maschili? A che punto è il dibattito interno alla Chiesa? È veramente una difficoltà insormontabile il rifiuto delle chiese cattolica e ortodossa sul sacerdozio alle donne? E quale dovrebbe essere una corretta espressione della parità? La differenza sessuale indica solo una disuguaglianza, o chiama alla reciprocità?
Il gruppo partirà dalla lettura di un saggio recente (Tiziana Agostini, Alle radici della disuguaglianza, Marcianum Press 2011) e svilupperà la discussione esaminando le tesi di vari autori.
Inizio degli incontri: martedì 8 novembre, ore 20.45
3. Cattolicesimo e politica. Profili dottrinali, tendenze culturali e prospettive storiche (dr. Antonio Vernacotola)
Gli ultimi due secoli hanno rappresentato, per i rapporti tra la Chiesa cattolica e lo stato italiano, un periodo di intensa fibrillazione, durante il quale è stato progressi-vamente minato e messo in discussione l'”ordine” giuridico-politico – nonché, so-prattutto, l’impianto filosofico – che il Concilio di Trento aveva solennemente sanci-to, imponendo un equilibrio fra potere politico ed autorità religiosa. A partire dalla Rivoluzione francese è venuta maturando una serie di fenomeni di ampia portata, la quale, dispiegandosi con egual virulenza tanto sul piano storico quanto su quello ideale, ha definitivamente rotto quell’equilibrio, costringendo i cattolici impegnati in politica su posizioni nuove ed alquanto diversificate.
Le questioni che potranno essere discusse ed approfondite, pur intrecciandosi strettamente fra loro e costituendo, in realtà, un unico “magma” storico – culturale, possono disporsi lungo tre prospettive, delle quali si deciderà insieme quali privilegiare: una prospettiva storico – politica; un approccio dottrinale, condotto attraverso l’analisi dei documenti della Chiesa; una ricognizione teorico – ideale.
Si ritiene conveniente procedere “insieme”, a seguito di una discussione comune fra i partecipanti – che ci si augura interessante e fruttuosa – alla determinazione del taglio specifico da adottare.
Inizio degli incontri: lunedì 14 novembre, ore 20.45
4. Concilio Vaticano II: i precedenti, la sua storia, i suoi effetti (d. Leonardo)
Annunciando, con il motu proprio Porta fidei, l’indizione dell'”Anno della fede” nel prossimo 50º anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II (11.10.2012), Bene-detto XVI ha ricordato Giovanni Paolo II, il quale definiva il Concilio come “la grande grazia di cui la Chiesa ha beneficiato nel secolo XX” (Novo millennio ineunte, 57), richiamando però alla necessità di interpretarne i testi con criteri corretti.
Sono dichiarazioni importanti, nel contesto di discussioni, perfino più accanite di un tempo, sull’effettivo valore di quell’evento vissuto dalla Chiesa tra i pontificati di Giovanni XXIII e Paolo VI. Il dibattito oggi oscilla ampiamente fra due estremi, il rifiuto drastico dei dettati conciliari (anche in ambienti interni alla Chiesa, e non solo in quelli dello scisma del vescovo Lefebvre), e l’esaltazione di quello che viene chia-mato “il Concilio” per antonomasia, contrapponendone gli insegnamenti al magistero dei pontefici e dei concili precedenti (Tridentino e Vaticano I in particolare).
Come si giunse a indire il Vaticano II? Quali erano le attese nei confronti di esso? Quali problemi si incontrarono nello svolgimento? Quali sono stati gli effetti, al di là delle facili banalizzazioni? Che ruolo ha oggi il magistero conciliare? È proprio vero che alcuni atti dell’attuale Papa (le facilitazioni sull’uso del rito preconciliare, la riammissione dei vescovi scismatici) ne smentiscono lo spirito? Ci aiuteremo con le analisi storiche di vari autori.
Inizio degli incontri: martedì 15 novembre, ore 20.45