Il cervello e l’esperienza del sacro. Incontro con Giorgio Bonaccorso e Matteo Caleo. Introduce la serata don Giulio Osto.
martedì 26 marzo 2019 – ore 20:45
Negli ultimi anni le neuroscienze stanno attraversando una fase di rapida evoluzione. Secondo gli addetti ai lavori è in atto una “rivoluzione scientifica” destinata a sconvolgere non soltanto i sistemi di diagnosi e cura in medicina e psichiatria, ma le nostre stesse concezioni millenarie, a partire dai sistemi filosofici.
Recentemente sono stati compiuti notevoli progressi nell’esame del rapporto tra cervello e credenze in Dio, spiritualità, religione e dimensione metafisica. Lo sviluppo di questo nuovo settore di ricerca ha dato origine a due discipline: Neuroteologia, termine coniato da A. Huxley, e Neuroscienza dello Spirito.
Le neuroscienze mostrano che la l’anima è un prodotto del cervello, cioè di un sistema fisico. Molti teologi si stanno allineando in questa idea e non credono “nella classica anima incorporea”, ma sembrano accogliere il principio secondo cui la mente è connessa al cervello mediante i neuroni. Non dunque un’anima separata dal corpo. Se l’anima è condizionata dal cervello, come può Dio interagire con le persone senza influenzare fisicamente i loro neuroni e dunque intervenire?
Di qui, la necessità di una feconda collaborazione della scienza con la teologia nel segno indicato da Albert Einstein: “La scienza senza religione è zoppa, la religione senza scienza è cieca”.
In materia, si sta delineando un campo di studio che ha dato vita a una nuova disciplina chiamata “neuroteologia”, la quale studia le basi neurologiche delle esperienze religiose e dei sentimenti spirituali. E’ lo studio tra il divino (theos) e l’umano (i neuroni), ovvero lo studio dell’interazione tra il divino e il sistema neurale dell’essere umano. E’ una scienza che si propone tra l’altro di approfondire i testi sacri per trovare risposta ai grandi interrogativi che da sempre si pone l’uomo.
Martedì 26 marzo 2019 avremo l’opportunità di discutere di questi temi con Giorgio Bonaccorso, monaco Benedettino e docente di Liturgia presso l’Istituto di Liturgia Pastorale Santa Giustina di Padova e Matteo Caleo, professore Ordinario di Fisiologia presso il Dip. di Scienze Biomediche dell’Università di Padova-istituto di neuroscienze, CNR Pisa.
Qui è disponibile la locandina dell’evento.