Il 20 aprile 2018 Paolo Pinto ha conseguito la Laurea Magistrale in Giurisprudenza, discutendo la tesi in Istituzioni di Diritto Pubblico dal titolo La pena dell’ergastolo: profili (problematici) di legittimità costituzionale, con relatore il Prof. Sandro De Nardi. Segue breve intervista al neolaureato.
Raccontaci, per cominciare, della tua tesi: dove è nata, di cosa tratta.
Mi sono avvicinato al progetto approfondito nell’estate del 2013 tra le montagne della Val Gardena, ove un gruppo di esperti, tra cui Gherardo Colombo, mi ha avvicinato alle criticità della questione carceraria e ai possibili spunti di riforma: mi trovavo presso la casa Villa Capriolo di Selva di Val Gardena, gestita dai Gesuiti di Villapizzone, che ogni anno organizzano corsi specifici per giovani nei periodi estivi ed invernali.
Mi sono poi allontanato dal tema per dedicarmi a tempo pieno al superamento degli esami; nel frattempo ho preso parte al progetto Erasmus+ e ho vissuto sei mesi in Norvegia, a Bergen, dove ho essenzialmente portato aventi il mio percorso accademico, approfondendo gli ambiti correlati alla tutela dei diritti nello stato del welfare. Successivamente sono stato impegnato per un programma estivo di approfondimento ad Amesterdam (Paesi Bassi) vagliando le basi del diritto americano.
Tornato in Italia ho avuto l’occasione di riprendere i discorsi iniziati a Selva durante il gruppo di studio, che ho organizzato con l’aiuto di Padre Guido Bertagna SJ sul tema Legge e misericordia: la giustizia riparativa, mentre terminavo gli esami per poi dedicarmi a tempo pieno alla redazione della mia tesi. In essa ho analizzato i sospetti di illegittimità costituzionale dell’ergastolo, in particolare l’adeguatezza di questa pena nel dare corso alla tensione rieducativa sancita dalla Costituzione.
Sei arrivato alla fine del tuo percorso in Collegio: volgendoti indietro, cosa pensi oggi del tuo ingresso e di quel periodo?
Al mio ingresso devo ammettere di essere rimasto impressionato dall’ambiente incontrato: credevo di essere approdato in una realtà retrò e bigotta; ben presto mi sono però accorto di essere immerso in un contesto vivace e divertente.
In quell’anno (a.a. 2012-2013), come molti studenti ricorderanno, si celebrava il cinquantesimo dalla fondazione del Collegio: accanto alle celebrazioni ufficiali con tutti gli ex-allievi, ai quali noi matricole abbiamo prestato servizio nell’accoglienza e nei compiti più umili, gli studenti più anziani hanno organizzato una memorabile festa denominata Toga Party (d’obbligo l’abbigliamento con vestiti greci o romani), che ha attirato nel parco del Collegio più di 500 studenti da tutta Padova… e la polizia…. e l’ambulanza.
Paolo, se dovessi riassumere le tue aspettative per il prossimo futuro?
Mi piacerebbe trovare presto lavoro: fortunatamente sono stato già contattato da uno studio legale, che ha molto apprezzato la mia esperienza in collegio, dove svolgerò la pratica legale. Mi piacerebbe che nel mio futuro lavorativo ci sia spazio per continuare ad approfondire alcune tematiche apprese nello studio universitario.
È a disposizione la tesi del laureato ed il suo papiro.