Il 10 aprile 2018 Cosimo Maceria ha conseguito la Laurea Magistrale in Giurisprudenza, discutendo la tesi in Diritto Penale dal titolo La personalità dello Stato: vecchie e nuove prospettive di tutela, con relatore il Prof. Enrico Mario Ambrosetti. Segue breve intervista al neolaureato.
Parlaci della tua tesi: da dove viene, cosa si propone di indagare.
La mia tesi è frutto del lavoro di sette mesi di ricerche in cui ho studiato lo sviluppo storico del concetto di Personalità dello stato, di cui parla il Codice Penale. Sono partito dalla originaria formulazione del Codice Rocco e, attraverso le varie riforme che si sono succedute dagli anni Settanta in poi, sono arrivato fino ai più recenti interventi legislativi in tema di prevenzione e repressione dei fenomeni di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico.
Sono stato motivato nella stesura della tesi da una sincera passione nello studio dei rapporti intercorrenti tra lo Stato-organizzazione e lo Stato-comunità. In particolare, il diritto penale è quella branca giuridica che meglio si presta ad esprimere il grado di evoluzione culturale di una società, una sorta di speculum societatis, in particolare proprio per quanto attiene ai rapporti tra lo Stato e le persone. La conclusione del mio lavoro è che lo Stato-Persona di cui parla il Codice Penale è un concetto non più capace di far fronte alla complessità della nostra attuale società, rimanendo tuttavia un’efficace concetto onnicomprensivo di tutte quelle fattispecie penali che si pongono come garanzia della stabilità delle istituzioni democratiche.
Sei stato, come tutti ben ricordano, Presidente degli studenti: cosa ha significato per te questo ruolo?
Sono stato Presidente degli studenti nell’a.a. 2013-2014. È un ruolo di responsabilità: se mi è stato concesso di esserlo è perchè la comunità ha riconosciuto in me delle qualità di mediazione e capacità di confronto, tra studenti, direzione ed amministrazione, e per ciò sono molto grato. È un ruolo estremamente formativo: ti prepara, per il futuro, a lavorare, ed eventualemtne organizzare, un gruppo di persone, cosa putroppo non sempre scontata. Le molteplici occasioni in cui mi sono ritrovato con il Direttore fino a tarda notte a parlare di tutt’altro tranne che dell’organizzazione delle conferenze (motivo del ritrovo) è sicuramente uno dei ricordi più vividi della mia carica presidenziale.
Al di là di questo, per me la cosa più bella della mia esperienza in collegio è certamente il vivere in una comunità, il che implica stare con altre 60 persone, diverse per formazione ed opinioni personali, che possono arricchire chiunque sia interessato ad un sincero confronto.
Cosimo, se dovessi riassumere le tue aspettative per il prossimo futuro?
Mi piacerebbe trovare presto lavoro: prenderò contattati con uno studio legale, che speriamo apprezzi, oltre la mia preparazione, anche l’esperienza in Collegio, dove chiederò di svolgere la pratica legale. Mi piacerebbe che nel mio futuro lavorativo possa nel concreto applicare quanto ho appreso negli studi universitari.
È a disposizione la tesi del laureato con il relativo frontespizio ed il suo papiro.