![cooperazione territoriale europea](https://lnx.gregorianum.it/wp-content/uploads/2025/02/cooperazione_territoriale.jpg)
Tra nuove sfide e vecchi problemi
Martedì 11 febbraio 2025- ore 18:30
Prendendo a prestito le sagaci parole che il protagonista della serie The Diplomat riferiva alla diplomazia, anche in relazione alla cooperazione territoriale si può affermare che essa “never works. Until it does”. La cooperazione territoriale non funziona mai, (almeno) fino a quando non funziona.
In un contesto nel quale sembra essersi affermata la logica della competizione ad ogni costo, la cooperazione (territoriale, ma non solo) si rivela la via maestra, se non invero la via obbligata, dal momento che “Solo insieme possiamo raggiungere ciò che ciascuno di noi cerca di raggiungere”.
La Cooperazione Territoriale Europea (CTE – meglio nota come INTERREG) è uno degli obiettivi della Politica di Coesione Europea che mira a sviluppare soluzioni congiunte al fine di valorizzare e accrescere le potenzialità dei territori degli Stati Membri coinvolti. Attraverso l’azione della CTE, l’Europa è più vicina ai cittadini e coinvolge direttamente i territori e le realtà locali.
Seppur sia tema del quale non si senta (quasi) mai parlare, essa influenza le nostre vite e il nostro futuro, come singoli e come Paese. Da qui, dunque, il tentativo di fare chiarezza, per provare a capire che, a volte, cooperare è meglio che competere.
Ne parleremo con Paolo Pinto, ex allievo del Gregorianum, Ph.D. in Scienze Giuridiche Europee ed Internazionali all’università di Verona, Avvocato presso BM&A Studio Legale Associato, ed ora Assegnista di Ricerca in Diritto Pubblico Comparato presso Università degli Studi di Trieste.
L’incontro è ad ingresso libero ed aperto alla cittadinanza.
QUI potete trovare la locandina dell’evento.
L’evento ricade nell’ambito del progetto “La cooperazione territoriale in Europa: dall’analisi giuscomparata alle proposte di collaborazione tra la Regione Friuli Venezia Giulia e Paesi dell’Europa centrale, orientale e balcanica”, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia ai sensi della L.R. 34/2015, responsabile scientifica professoressa Serena Baldin, Università di Trieste.