Gli errori degli ingegneri

Incontro con il prof. ing. Renato Vitaliani. Introduce la serata Massimo Malaguti.

martedì 9 aprile 2019 – ore 20:45

Perché le strutture crollano? Dal Tacoma Narrow Bridge al Ponte Morandi.

Il prof. Renato Vitaliani, con la sapienza accumulata lungo una vita intera di insegnamento e professione, ci condurrà a riflettere sulla figura del progettista e le insidie peculiari della sua attività.

A partire dall’analisi di una serie di “insuccessi” di cui è costellata la storia dell’ingegneria, cercheremo di capire quali siano i paradigmi di progettazione che, al variare delle singole discipline e degli aspetti tecnologici sempre in evoluzione, portano a minimizzare il rischio di fallimento. Il mito di Icaro ci insegna che è molto sottile la linea che separa un’ardita realizzazione dell’intelletto umano da una tragedia annunciata; e spesso è proprio il clima di eccessiva fiducia, se non addirittura di hybris, che circonda le conquiste dell’innovazione tecnologica che porta a trascurare elementi essenziali per l’affidabilità e la sicurezza. La “lesson lerned” è una delle fasi fondamentali della disciplina del project management, eppure i nostri curriculum universitari sono in genere orientati a presentare le storie di successo delle varie discipline. Lo studio degli errori di progettazione, di realizzazione o di manutenzione a valle degli incidenti è uno degli strumenti più efficaci per chiarire quegli aspetti concettuali che caratterizzano il processo di progettazione e può rivelarsi altrettanto importante e prezioso anche ai fini della comprensione della tecnologia e dei suoi strumenti, quali il calcolo o il software più avanzato.

Le lezioni del passato, infatti, non sono soltanto piene di ammonimenti sugli errori da evitare, ma forniscono anche molti ottimi esempi di valutazione tecnica. Uno studio sistematico di questo tipo renderebbe più chiari e facilmente estrapolabili gli schemi di successo o fallimento che si sono manifestati nel campo dell’ingegneria nel corso dei secoli; manterrebbe vive, nella mente delle nuove generazioni di ingegneri, le lezioni apprese dai nostri predecessori; fornirebbe una comprensione degli elementi di ingegneria che rimangono costanti nel tempo e delle analogie che li uniscono, seppure in campi apparentemente molto diversi; infine stimolerebbe l’acquisizione di una maggiore consapevolezza degli aspetti fondanti della professione del progettista e del rapporto di responsabilità nei confronti della società.

La serata è rivolta innanzitutto agli studenti universitari, ma riteniamo che la natura aneddotica degli esempi che verranno presentati, grazie anche alla vasta competenza ed esperienza del relatore, possano suscitare interesse anche tra i professionisti che potranno utilmente associarli e confrontarli con le situazioni reali che quotidianamente si trovano ad affrontare.
Perché le strutture crollano? Dal Tacoma Narrow Bridge al Ponte MorandiIl tema che tratteremo inoltre è di interesse più generale, anche tra i non addetti ai lavori, in quanto proprio una discussione seria e onesta su come i paradigmi di progettazione e le relative normative si sono evolute a valle degli “errori esemplari” è il modo migliore per iniziare a smontare quell’ostilità pregiudiziale nei confronti della tecnologia e della scienza che negli ultimi anni è andata dilagando nella società.

Qui è disponibile la locandina dell’incontro.

Qui è disponibile la presentazione utilizzata durante l’incontro.

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