Virginio Fratianni, laureato in Matematica l’8 luglio 2022 con voto 110 e lode, ci porta una testimonianza del suo percorso universitario e della sua esperienza al Gregorianum.
Come mai hai scelto di intraprendere una laurea in matematica?
La matematica è stata una mia grande passione sin dalla scuola elementare, grazie anche a delle bravissime insegnanti che ho avuto la fortuna di incontrare nel mio percorso scolastico. Poi tale interesse si è rafforzato sempre di più con i riconoscimenti che ho ricevuto nelle numerose gare a cui ho partecipato, soprattutto al liceo scientifico (per citarne alcune: le Olimpiadi della Matematica, la cui finale nazionale si svolge a Cesenatico, i Giochi Bocconi, e Il Kangourou della Matematica). Dunque seguendo il cuore ho scelto di intraprendere una laurea in matematica.
Come hai proseguito il tuo percorso accademico? Cosa ti ha spinto a farlo?
Come laurea magistrale ho scelto di intraprendere il percorso di doppia laurea Algant, incentrato su Algebra, Geometria e Teoria dei Numeri, in quanto rispecchiava pienamente le mie inclinazioni. Durante il percorso di laurea triennale, infatti, ho sviluppato un maggiore interesse verso l’algebra, rispetto alle altre branche della matematica. Senza ombra di dubbio, anche l’offerta di un arricchimento accademico e culturale, derivante da un periodo di studio all’estero, mi ha spinto a scegliere tale doppia laurea.
In cosa è consistita questa doppia laurea?
Ho frequentato un intero primo anno a Padova, poi un intero secondo anno presso l’Université Paris-Saclay in Francia al fine del conseguimento di entrambi i titoli di studio; la cerimonia di laurea è invece unica e si svolge presso una sede Algant diversa ogni anno, che nel mio caso era Essen, in Germania, ma ho dovuto discutere la tesi online perché in quel periodo ero a Zurigo per una summerschool in teoria dei codici.
Perché hai scelto Padova e poi Parigi come città in cui dedicarti ai tuoi studi?
La nota fama della facoltà di Matematica dell’Università di Padova mi ha portato a scegliere questa città per il percorso di laurea triennale e dunque il percorso Algant con primo anno a Padova è stato per me un proseguo naturale degli studi. Per quanto riguarda il secondo anno di Algant, mi sono candidato alll’Université Paris-Saclay in quanto mi era stata presentata da tutti come un ambiente internazionale di grande prestigio, rigidamente selettivo e competitivo.
Sapresti presentare ai nostri lettori un momento di difficoltà durante il tuo percorso accademico? Ed uno che ricordi con soddisfazione?
I primi giorni presso l’Université Paris-Saclay non sono di certo stati semplicissimi: un nuovo Stato, una nuova lingua, un nuovo metodo accademico (programmi molto estesi e pochissime ore di lezioni frontali) e una nuova modalità di esami, i quali sono particolarmente complessi e con un sistema di valutazione profondamente diverso da quello italiano.
A fronte di un percorso così impegnativo e competitivo, direi comunque che la mia soddisfazione è stata quella di riuscire ad affrontarlo e superarlo con successo.
Come hai intenzione di proseguire la tua carriera dopo questo importante traguardo?
L’ambito accademico mi ha da sempre affascinato, per cui ho intenzione di proseguire la mia carriera in questo mondo. Per tale ragione, qualche mese fa, in ottobre 2022, ho iniziato un dottorato di ricerca in teoria dei codici con la Professoressa Sihem Mesnager presso l’Università di Parigi 8 Vincennes – Saint-Denis. Ho scoperto la teoria dei codici nel corso della mia tesi magistrale e mi ha da subito affascinato in quanto è possibile approcciarla sia da un punto di vista puramente algebrico che applicato alla crittografia ed altri ambiti estremamente attuali, come il cloudstorage.
Come sei venuto a conoscenza del Collegio? In che modo esso ha inciso in questi tuoi anni di studio?
Sono venuto a conoscenza del Collegio attraverso una ricerca online di residenze universitarie e ne sono rimasto subito colpito e attratto. Esso ha inciso in maniera estremamente positiva, ha rappresentato per me il modo perfetto per godere appieno della vita universitaria: ho stretto dei forti legami di amicizia e mi sono arricchito spiritualmente e accademicamente. Un grande onore e piacere è stato per me quello di tenere per alcuni anni i precorsi di Matematica per le matricole delle facoltà scientifiche, che hanno costituito per me un primo vero approccio all’insegnamento, grazie alla stima ricevuta, e da me profondamente ricambiata, da parte del Direttore Alberto Scarpis, il quale rimarrà nei miei ricordi più cari.
Tutte le attività interne del nostro Collegio sono gestite dagli studenti: dal bar alla palestra, dalla biblioteca ai social media: nei tuoi anni di permanenza qual è il ruolo che hai ricoperto con maggior gratificazione e piacere?
Il ruolo che ho ricoperto con maggior piacere è stato senza dubbio quello di Presidente degli Studenti durante la seconda parte dell’ultimo mio anno in collegio. È stato per me un grande onore poter assumere tale carica di cui ero stato da sempre affascinato e che mi ha permesso di provare a restituire al collegio tutto il bene ricevuto nel tempo.
Qual è il ricordo a te più caro legato al Gregorianum? C’è una qualche esperienza vissuta in Collegio che ti è risultata utile nella tua esperienza di studio all’estero?
Ricordo davvero caramente i momenti di convivialità e goliardia, come le tradizionali cene di Natale o le piacevoli partite a scacchi con altri studenti del Collegio in sala bar dopo cena.
Inoltre aver vissuto un ambiente internazionale già in Collegio, con numerosi studenti stranieri, mi è certamente risultato utile durante la mia esperienza di studio all’estero.
Hai qualche consiglio o parola di incitazione per coloro che stanno seguendo il tuo stesso percorso o che vi sono indecisi?
A coloro che sono indecisi, consiglierei vivamente di ascoltare il proprio cuore: se la Matematica è davvero la vostra passione, non abbiate timore di intraprendere un percorso di laurea in questo ambito. Personalmente, dopo la scuola superiore ero stato ammesso anche in alcune facoltà di ingegneria, a cui avevo fatto domanda con l’erronea supposizione di un futuro lavorativo più fecondo. Posso assicurarvi che la scelta giusta è quella di seguire le proprie passioni, poi tutto verrà da sé.
Titolo della tesi: “Duality and small Hull coding theory and relationship with cryptographic functions”
Relatore: Prof.ssa Sihem Mesnager
Dottorato: “Contributions to duality and small-hull coding theory and connections to cryptographic functions in symmetric cryptography”
Supervisore: Prof.ssa Sihem Mesnager