lunedì 23 settembre 2019
Emanuele Savino ha conseguito la Laurea Magistrale in Biologia Sanitaria, discutendo la tesi in Genetica dal titolo “Hereditary non syndromic deafness: development of a methodology for the analysis of genes with high homology and validation of splicing variants with hybrid minigenes”, con relatore il Prof. Giovanni Vazza. Segue breve intervista al neolaureato.
Raccontaci, per cominciare, della tua tesi: dove è nata, di cosa tratta.
Inizialmente non è stato semplice trovare un laboratorio dove svolgere l’internato di tesi, ma, proprio prima di abbandonare l’idea di una tesi in genetica, ho ricevuto una proposta dal Prof. Matteo Cassina (correlatore) che sembrava interessante. La tesi è incentrata sulla diagnosi di sordità ereditarie, la quale spesso risulta problematica a causa del possibile coinvolgimento di numerosi geni (più di 100). Alcuni, in particolare, possiedono una copia nel genoma delle cellule chiamata pseudogene e non funzionale: questo implica che soltanto la sequenza del gene sarà utilizzata. In altre parole, mutazioni nello pseudogene non avranno mai alcun effetto patogenetico, mentre mutazioni nel gene potranno avere questo effetto. Dunque il progetto è consistito nello sviluppare una tecnica che possa permettere di sequenziare, e quindi discriminare con sicurezza, la presenza di mutazioni nel gene o nello pseudogene, migliorando l’accuratezza della diagnosi in pazienti sordi.
Sei stato, come tutti ben ricordano, Presidente degli studenti: cosa ha significato per te questo ruolo?
Mi ritengo fortunato ad avere avuto l’opportunità di alloggiare presso il Collegio, anche se inizialmente non ero consapevole di quanto avrebbe potuto arricchirmi sia dal lato accademico che umano. Mi sono reso conto che più ci si impegna e ci si rende disponibili per la comunità del Collegio, più se ne traggono benefici e soddisfazioni. In particolare, grazie alla doppia esperienza da Presidente del Consiglio Interno, sono riuscito a conoscermi meglio e a far chiarezza sulle mie aspirazioni lavorative. Inoltre questa carica mi ha reso portavoce degli ideali fondanti del Collegio che, a mio modo, avevo recepito dagli studenti più anziani e dalla Direzione. In quel periodo ho avuto davvero l’impressione di riuscire a costruire qualcosa di significativo grazie alla collaborazione di tutti gli studenti, che ringrazio.
Emanuele, se dovessi riassumere le tue aspettative per il prossimo futuro?
Vorrei entrare in una Scuola di Specializzazione in Genetica Medica per completare la mia formazione e poter rientrare a casa per lavorare nell’attività di famiglia. Mi piacerebbe riuscire a sfruttare questa fortuna e possibilità che ho per permettere anche ad altri giovani pugliesi di sviluppare i propri talenti senza allontanarsi dalla propria terra.
È a disposizione la tesi del laureato.