Il Veneto in Italia: le ragioni storiche di un’identità mancata

AAG onlus – CONFERENZA – IL VENETO IN ITALIA: le ragioni storiche di un’identità mancata.

mercoledì 11 maggio 2011 – ore 20:45

Relatore: Ivone Cacciavillani (Esperto di storia delle Istituzioni della Repubblica Serenissima – Decano degli avvocati amministrativisti del Veneto – Già docente di Diritto Pubblico – Università di Padova)

Introduce la serata il prof. Gianfranco Granello, socio effettivo della Deputazione di Storia Patria per le Venezie, ex allievo e direttore del Gregorianum dal 1977 al 2005.
Il titolo dell’incontro riprende quello di un volume che Cacciavillani ha pubblicato per i tipi della casa editrice Corbo & Fiore alla vigilia delle celebrazioni per i centocinquant’anni dalla proclamazione del Regno d’Italia: «Il Veneto in Italia. Dalla rivoluzione del ’48 all’unificazione legislativa del ’71».
Sarà un’occasione per approfondire le vicende che hanno portato nel ‘48 il Veneto nel Regno e discutere le tesi proposte dal relatore nel suo saggio. Gli eventi che portarono all’ingresso del Veneto in italia non riguardarono una conquista: il Veneto fu solo campo di battaglie altrui; ma non riguardarono nemmeno una dedizione: il Plebiscito del ’66 fu un rito imposto dai francesi, che non c’entravano nulla né col Veneto, né, con la guerra italo-prussiana contro l’Austria, persa dal Re a Custoza e a Lissa. Si trattò piuttosto di un dono: il Veneto fu regalato dall’Imperatore Francesco Giuseppe all’Imperatore dei francesi Napoleone III, che lo girò a Re Vittorio Emanuele. Quelli dal ‘48 al ‘66 furono così anni di emarginazione dal contesto “italiano”, legati al dilemma Repubblica o Monarchia e al dramma Manin, mentre dal ‘66 al ‘71 furono anni di marginalizzazione: foresti in casa, con la provincia veneta amministrata dai funzionari imperiali che avevano optato in massa per passare al Regno e che continuarono ad applicare le leggi austriache, in attesa che arrivassero quelle italiane, giunte soltanto nel ‘71.